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04.03.2022

“Mi sei mancata come il rosmarino manca nelle patate al forno”

Tratto da libro “Le piante medicinali ci raccontano la loro storia” di Valter Masci
Patate al forno e rosmarino

Quale frase d’amore più vera e più intensa!  Migliaia di poeti e scrittori hanno tentato di definire  l’amore ma mai nessuno è arrivato alla profondità poetica di queste parole.   Non per essere diffidente,  ma  è proprio vero amore quello tra le patate e il rosmarino?  

Una relazione cominciata tanto tempo fa

La nascita del loro rapporto ha radici e ragioni ben più profonde. Infatti nel passato i contadini per conservare  per   tutto l’anno le patate (che si raccolgono a fine luglio) erano soliti aggiungere ad esse numerosi rametti di rosmarino. Ora è stata trovata spiegazione a questa usanza. Si sa che le patate tendono a deteriorarsi  a causa dello sviluppo di alcuni funghi patogeni, per cui  industrialmente, per  essere conservate, vengono irrorate con antibiotici antifungini. Invece nel passato per evitare che si rovinassero  si  mettevano  tra le patate rametti di rosmarino, di cui è dimostrata  scientificamente la sua  grossa  azione antifungina Attualmente si è persa la conoscenza di questo sapere antico, ed è rimasto l’uso di aggiungere il rosmarino nelle patate al forno solamente per il suo profumo. Però è  pur sempre una testimonianza d’amore!  Macchè!

E’ solo una questione di interesse!

È stato dimostrato che il rosmarino è uno stimolante del fegato e della colecisti, pertanto le patate fritte vengono digerite meglio. Lo vedete che avevo ragione ad essere diffidente? Il matrimonio tra patate e rosmarino è solo una questione di interesse! Lo confermano   il Ministero della Salute, 2012, che indica il rosmarino  per “Funzione digestiva e Funzione epatica” e l’EMA (European Medicine Agency), 2009, che consiglia di utilizzare Tisane preparate con 2-6 gr di foglioline secche in 150-250 ml di acqua, da  prendere 2-3 volte al giorno. 

Questo è il mio modo di presentare la Fitoterapia

Una maniera insolita, fuori dai noiosi stantii schemi tradizionali, dove,  esaminando la  “storia” di una pianta medicinale, ho trovato  conferma della sua attuale utilizzazione terapeutica, cercando anche il riscontro della sua azione nelle recenti ricerche scientifiche e nelle pronunciazioni delle Istituzioni Ufficiali (che ne precisano le indicazioni terapeutiche e le modalità d’uso).